Il MARKETPLACE degli ITALIANI

IIl MARKETPLACE degli ITALIANI (www.aidr.it) è la piattaforma di AIDR – Associazione Italian Digital Revolution (www.aidr.it) dedicata ai prodotti italiani classificabili come “Made in Italy”, un’espressione che evoca in tutto il mondo l’idea dei prodotti realizzati da aziende e artigiani italiani.
L’iniziativa ha come obiettivo principale sostenere in Italia e all’estero lo stile e le tradizioni delle aziende e degli artigiani, obbligati dalla serrata del Coronavirus, a diventare imprese di successo sperimentando le tecnologie di ultima generazione.
AIDR, attraverso il MARKETPLACE degli ITALIANI, punta a rivoluzionare il futuro del “Made in Italy” fornendo ad aziende e artigiani strumenti e competenze digitali per creare un e-commerce competitivo che consenta loro di raggiungere milioni di persone attraverso il web e i social network.
Il MARKETPLACE degli ITALIANI accompagna il Cliente alla scoperta di un’ampia gamma di articoli realizzati in Italia: nelle sezioni in evidenza della pagina principale sono presenti i prodotti più rappresentativi del nostro Paese nelle categorie dedicate alla cucina (prodotti alimentari, vini, etc.) alla casa (arredamento, casalinghi, tessili e decorazioni per interni), all’abbigliamento (scarpe e borse, gioielli e orologi), alla bellezza e benessere (prodotti per la cura della persona).

L’Associazione Italian Digital Revolution - AIDR

Italian Digital Revolution – AIDR (www.aidr.it) è un’associazione per la promozione e la diffusione della cultura digitale, senza fini di lucro, alla quale partecipano imprenditori, università, associazioni, fondazioni, organi di stampa, liberi professionisti, docenti universitari, avvocati, medici, funzionari pubblici, etc… accomunati dalla consapevolezza delle opportunità che il digitale può aprire nella vita quotidiana di ognuno di noi. Le diverse adesioni della società civile fanno sì che l’AIDR possa favorire tra gli aderenti la consapevolezza di una missione: farsi carico, come sistema, delle complessità e problematicità concrete e tangibili effetto della “digital revolution” nel ridefinire la vita delle persone, promuovendo e sollecitando, nei riguardi dei differenti livelli di governo e in tutte le opportune sedi, ogni utile iniziativa volta a valorizzare l’azione degli aderenti. L’AIDR nasce con lo scopo stimolare e veicolare le riflessioni di esperti e rappresentanti di diversi settori per provare a fare un ritratto dell’Italia digitale: quella che c’è già e quella che potrebbe essere. Quella che opera in settori d’avanguardia e quella che si applica a punti di forza tradizionali dell’Italia, come l’artigianato o il turismo.

Economia digitale ed e-Commerce

La situazione nel nostro Paese è piuttosto soddisfacente. Secondo gli esperti la web-economy italiana continuerà a crescere del 18% annuo per i prossimi 5 anni, ad un ritmo quindi considerevolmente più elevato di quello della Gran Bretagna (12%), della Cina (8%) e degli Stati Uniti (7%). Lo sostiene una proiezione di AJ-Com.Net (www.aj-com.net) che per la nostra web economy – nonostante il crollo del settore del turismo – stima una crescita del 10% maggiore rispetto al previsto. Se prima del Coronavirus la domanda dell’e-commerce era trainata prevalentemente dal settore del turismo (20 miliardi di euro nel 2018), nel 2020 la bilancia si sposta verso altri settori, a partire dal food e beverage (24 miliardi di euro), advertising, marketing e relazioni pubbliche (14 miliardi), abbigliamento (12 miliardi), arredamento (11 miliardi), informatica ed elettronica (9,4 miliardi), incontri e dating online (8 miliardi), farmaceutico, wellness e beauty (7 miliardi), editoria, dvd e multimediali (6 miliardi), assicurazioni (4 miliardi), auto, moto e ricambi (1,2 miliardi) e beauty (1 miliardo). Secondo quanto osserva AJ-Com.Net, negli anni che verranno la web-economy avrà un valore sempre maggiore rispetto ai settori economici tradizionali. Nel 2020 si arriverà al 48% della popolazione planetaria che utilizzerà i canali digitali per fare acquisti. A far lievitare questa stima è in particolare l’emergenza sanitaria determinata dal Coronavirus, che porterà le stesse aziende ad incentivare questa forma di acquisto, mettendo a disposizione – soprattutto nei Paesi meno digitalizzati – le risorse necessarie, come già da anni sta facendo McDonald’s attraverso l’introduzione degli innovativi “totem touch screen” per un servizio di ristorazione ancora più rapido. Gli italiani, insomma, si spostano sempre più sul canale digitale ed è così che le “dot com” cresceranno quest’anno ad una velocità quintupla rispetto alle aziende tradizionali, con enormi benefici economici e sociali derivanti sia in termini di opportunità di business che di impatto sull’occupazione: basti pensare che negli ultimi 12 anni sono stati creati in Italia oltre un milione di nuovi posti di lavoro collegati al web.

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